l'ulivo e l'olio d'oliva
L'olivo, pianta di origini antichissime, ha visto sviluppare la sua coltura in tutto il bacino del Mediterraneo.
In Veneto sembra sia stata introdotta dai coloni romani, che assegnavano i territori conquistati ai propri soldati, affinchè li coltivassero.
Per trovare notizie certe dell'esistenza dell'olivo bisogna giungere all'Alto Medioevo.
L'olivicoltura nella nostra Regione ha alternato periodi di forte sviluppo a momenti di crisi dovute a motivi economici e climatici,
ma ha vissuto una marcata ripresa dopo la prima guerra mondiale, anche grazie al sostegno economico degli enti locali.
La qualità dell'olio del Veneto e le sue proprietà organolettiche sono riportate in opere letterarie del secolo scorso,
mentre la tipicità del prodotto è ribadita già dal 1500.
L'olio dei Berici è un olio
pregiato e di
alta qualità.
Ha un colore verde-oro da intenso a marcato, un profumo fruttato di varie intensità con sentori verdi
e di verdura cotta e con un aroma di mandorla amara in chiusura.
Il gusto è sicuramente deciso, con un retrogusto piccante e leggermente, ma gradevolmente, amaro.
L'extravergine di oliva dei Berici viene prodotto con un sistema di lavorazione a
ciclo continuo
estraendolo principalmente da olive che sono frutto di 4 tipi di olivi:
- il frantoio
- il leccino
- il pendolino
- la rasara
il tartufo nero dei Berici
Sul versante orientale dei Berici esistono le condizioni ideali per la crescita del
Tartufo Nero,
che qui si trova soprattutto nella varietà " Scorzone " raccolta nel periodo estivo.
Si tratta di una produzione piuttosto limitata ma molto apprezzata.
A favorire lo sviluppo di questo prodotto dei Berici, le particolari condizioni ambientali di questi monti con pendii asciutti,
all'interno di boschi di carpino nero, orniello e rovere, alternati a terreni umidi
dove sono presenti anche il carpino bianco, la farnia, il nocciolo e l'acero campestre.
il vino Doc Colli Berici
E' una Doc molto vasta quella dei Colli Berici, che abbraccia un territorio dove la tradizione viti-vinicola è di casa.
Infatti, la particolare natura del terreno e del clima permette ai vini prodotti in quest'area di raggiungere livelli di eccellenza.
Vasta anche la gamma: i più noti sono i Cabernet, i Merlot ed i Pinot,
ma il vino di punta è, senz'ombra di dubbio, il
Barbarano.
Caratteristico ed inconfondibile è il suo colore rosso rubino brillante.
Ha un sapore asciutto, senza eccessi, gradevolmente amarognolo ed una buona armonia di freschezza e tanninicità.
i piselli dei Berici
Dolcezza e morbidezza sono queste le caratteristiche di eccellenza che hanno dato grande fama alle coltivazioni di piselli
esistenti su una fascia dei Berici che si estende da Lumignano a Castegnero, Nanto, Mossano e su fino a San Germano dei Berici.
Qui si coltiva un pisello nostrano saporitissimo denominato " Pisello di Lumignano ",
una coltivazione di nicchia, molto limitata, ma di alta qualità.
I Dogi di Venezia chiedevano questi piselli prelibati per celebrare, con il tipico piatto dei
Risi e Bisi, la festa di San Marco.
il miele dei Berici
Sui Monti Berici e sulle colline dell'alto vicentino, la produzione di miele ha origini antiche.
La produzione tutta vicentina, a cui si è aggiunto più recentemente anche il territorio montano dell'Altopiano di Asiago,
ha sempre mantenuto carattere pressoché artigianale.
I prodotti principali sono il miele d'acacia, di castagno, di tiglio, di tarassaco e millefiori.
Al miele si affiancano altre lavorazioni molto apprezzate: la pappa reale e i propoli.
il radicchio rosso dei Berici
Croccante, gradevolmente amarotico, delicato e gustoso: così si presenta al palato il
Radicchio Rosso
coltivato ad Asigliano Veneto, Noventa Vicentina, Pojana Maggiore, Sossano, Orgiano e in generale in tutta la pianura a sud dei Monti Berici.
Ad esaltare le doti organolettiche di questo ortaggio sono i terreni della zona: sabbioso-argillosi,
permeabili e profondi, con buona disponibilità d'acqua.
Il risultato è un ortaggio che, per le sue caratteristiche, si presta ai più svariati usi in cucina:
crudo in insalata, certo, ma anche in risotti, sughi per pasta, come contorno per carni rosse.
il riso
Alle pendici meridionali dei Monti Berici, nei pressi di Bagnolo di Lonigo, la coltivazione del riso ha radici secolari.
Fin dal XVI secolo la nobile famiglia dei Pisani convertì con grande successo, parte dei suoi possedimenti bagnolesi in risaia.
Due sono le qualità coltivate: il " Vialone Nano " ed il " Carnaroli ".
Il primo è un riso semifino, dai chicchi minuti e tondeggianti, ben compatti a cottura
e con una grande capacità di crescita, per questo ideale per risi in bianco, supplì, timballi e risotti mantecati.
Il secondo è un riso superfino con chicchi grossi e molto lunghi, particolarmente adatto alla preparazione di risotti e contorni.
Di recente introduzione in zona, sta guadagnando consensi.
Queste varietà sono, rispetto agli standard moderni,
superate per produttività e resistenza, ma sono tuttora impareggiabili per le loro eccellenti caratteristiche qualitative ed organolettiche.
la patata
La pianura che sta a sud di Vicenza, vicino alle pendici meridionali dei Monti Berici,
è il territorio ideale per la coltivazione della
Patata Dorata del Guà.
Su queste " terre rosse " d'origine vulcanica, a base sabbiosa ma che hanno anche argille ricche di ferro,
si è sviluppata infatti la coltivazione di una patata dalla pelle color oro,
dalla superficie chiara e dagli " occhi " molto piccoli.
La scarsa presenza di amido e fibra rendono particolarmente apprezzata la Patata Dorata del Guà.
la ciliegia
Le zona cerasicole di spicco presente nei Berici sono rappresentate da Castegnero e da Sarego. Qui spicca la Mora di Castegnero, ciliegia medio precoce dall'elevato tenore zuccherino e d'un bel colore rosso vivo che i botanici ritengono affine alla ben più celebre Mora di Vignola. Altre varietà locali sono la Bigarreau Burlat, Bigarreau Moreaux, francesi, e l'Adriana, selezionata dal prof. Bargioni dell'Istituto di frutticoltura di Verona e in Castegnero troviamo anche il ciliegieto sperimentale con varietà autoctone dell'Istituto Strampelli di Lonigo. Tra i Berici troviamo anche le varietà Pollaio, che danno grandi frutti e a Sarego la veronese Mora di Cazzano.
Va comunque ricordato che nella zona dei Berici il panorama aziendale è diverso rispetto all'alto vicentino ed alla zona di Marostica. Nella zona berica troviamo per lo più aziende a conduzione familiare e per questo il riconoscimento di qualità è più difficile.
Dobbiamo spendere qualche breve parola anche per il tipo ciliegie agre. Sparse un po' ovunque troviamo le qualità D'Olivet, Marenona di Verona e Marasca, del tipo moscata e amarasca, nonché la Ministro Podbielsky, molto resistenti ai freddi e assai fertili, utilizzate sotto spirito, in pasticceria, liquoreria e confetture. La marasca dalmata portata da Zara dalla famiglia Luxardo è diffusa anche nel Basso Vicentino ad Albettone ed Agugliaro, località più vicine agli Euganei che ai Berici.
In medicina la ciliegia è importante: è ricca di proteine, povera di grassi, tra i minerali troviamo potassio, calcio, poco sodio, vitamina A e vitamina C. E' ottima contro l'invecchiamento, perch´ distrugge il colesterolo cattivo, protegge il cuore ed ha effetti anti dolorifici grazie agli antociani presenti in buona
quantità nel frutto. Favorisce, inoltre, il controllo dell'ipertensione e della diuresi.
Pochi sanno che facendo cuocere delle ciliegie, proporzionalmente con il vino con l'aggiunta di un cucchiaio di miele, si ottiene un decotto che bevuto moderatamente ai pasti è ottimo nelle prostrazioni da impegni fisici o convalescenza. Dà tono all'organismo. In terapia si impiegano anche i peduncoli, mentre la corteccia, i fiori e le foglie, oggi sono di uso sporadico. I noccioli un tempo erano usatissimi nelle distillerie per creare un fuoco lento, ma caldissimo, per distillare al meglio, a bagno maria, le vinacce.
la Sopressa Vicentina Dop
La
Soprèssa Vicentina è uno dei prodotti di punta del ricco patrimonio gastronomico Berico.
Lavorata in un'area compresa fra la zona pedemontana delle Piccole Dolomiti, l'Altopiano di Asiago e i Monti Berici
questo salume è un autentico trionfo del gusto, tanto che per le sue qualità si può fregiare del marchio Dop.
Di pasta morbida e dall'aroma delicato, leggermente dolce e pepato, la Soprèssa Vicentina è caratterizzata
da una rigorosa scelta delle carni suine, tutte provenienti dal territorio locale,
e dall'utilizzo dei tagli nobili del maiale, come la coscia.
La trasformazione e la stagionatura delle carni sono integralmente regolamentati da un disciplinare di produzione rigoroso.
La Soprèssa Vicentina si distingue dagli altri salumi per la sua forma caratteristica, ingrossata e ricurva,
e per il suo impasto, compatto ma tenero, che si mantiene morbido anche dopo una lunga stagionatura.
il prosciutto dolce Euganeo-Berico
Il prosciutto crudo ha nell'area a cavallo tra i monti Berici e i colli Euganei una delle sue più importanti zone di produzione,
tanto da aver ottenuto il prestigioso marchio europeo Dop.
La sua denominazione è:
Prosciutto Veneto Berico Euganeo e può vantare in queste zone
una tradizione centenaria di affinamento delle tecniche di lavorazione.
L'uso delle carni attentamente selezionate, le sapienti tecniche di salatura e stagionatura,
ma anche la particolare qualità dell'aria, conferiscono a questo prodotto una dolcezza e un sapore senza eguali.