Sengia dei Meoni (Casa rupestre) e Cava/Priara de Cice (Museo della Pietra)
In una cava di pietra aperta in una cengia vicina al paese è stata ingegnosamente ricavata una caratteristica abitazione rupestre, abitata fino al 1959. Una saetta scesa dal camino durante un temporale costrinse la famiglia a lasciare la casa.
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L'11 agosto 1959 - racconta Adelaide Meoni -
alle sette di sera, un violento temporale si abbattè con tuoni, fulmini e lampi sulla Sengia. Un fulmine scese dal camino e si scaricò sull'impianto elettrico, sfasciando tutto: cascarono le pietre più deboli dei muri e delle finestre... Guerrino Pescaore corse in paese a chiamare aiuto, credevano che fossimo tutti morti... Poco prima del fulmine ho pregato tanto, bruciando l'ulivo e con la candela benedetta accesa, perché ci salvassimo... Fui cosi graziata che nessuno si è fatto male, nonostante fosse cascato tutto".
Data la peculiarità del sito, l'Amministrazione comunale ha acquistato l'area e nel 2013 ha realizzato l'intervento di restauro. Nell'area della Sengia passano l'Alta Via dei Berici e il Sentiero 63 che porta a Calto, mentre nelle immediate vicinanze è stata restaurata la "Fontana della Villa" con i suoi lavatoi in pietra.
(da F. Dalla Libera,
Zovencedo tra cronaca e storia, Zovencedo, 1998).
Si possono visitare inoltre, poco lontano, nella cava dismessa "Priara de Cice", adibita anche ad eventi culturali e musicali, il "Museo della Pietra di Vicenza" e l'adiacente "Bosco Didattico".
visite : Da aprile a settembre ogni ultima domenica del mese
informazioni :
scatolacultura@gmail.com